Si può curare una carie senza dentista?

Si può curare una carie senza dentista?

Le carie dentali non si possono curare senza andare dal dentista, per cui se senti dolore ai denti non avere il dubbio e chiama il tuo dentista per consultarti con lui.

Detto ciò, la carie dentaria non si può curare a casa propria poiché i tessuti rammolliti non hanno capacità rigenerative e l’unico modo per fermare l’evoluzione della patologia è rivolgersi con coraggio al dentista che procederà al trattamento per l’eliminazione del problema.

Quando si propongono “kit del dentista fai da te”, spesso si gioca sul fatto che molte persone provano vergogna all’idea di mostrare al dentista una situazione che credono possa essere giudicata male. In realtà stanno solo rallentando un paziente ad agire con intelligenza ed in tempo nei confronti di una patologia dove il tempo è fondamentale e dove un trattamento fatto male o con un particolare prodotto possono rovinare e danneggiare i denti.

Rivolgersi ad uno specialista è sempre la soluzione migliore: il dentista rimuove il problema e può, nel caso, identificare altre zone colpite prevedendone la cura e scongiurare il ripresentarsi della carie, oltre al fatto che facendo a casa da soli la possibilità di fare danni è altissima e uno specialista può agire in fretta ed efficacemente.

Carie dentali, cosa sono.

La carie dentaria, il cui nome deriva dal latino ‘caries’, è una delle malattie dentali più comuni. Inizialmente asintomatica, e per questo facilmente trascurabile, se non trattata nel giusto modo può portare anche a conseguenze gravi come la perdita dei denti. Questa patologia è però facilmente evitabile a qualsiasi età eseguendo regolarmente un’efficace igiene dentale quotidiana a casa propria e andando periodicamente dal proprio dentista.

Le carie dentali possono essere suddivise in cinque tipologie principali:

• Carie interdentali o interprossimali che si formano tra un dente e l’altro;
• Carie della radice, che si sviluppano al di sotto della gengiva andando a colpire la radice;
• Carie superficiali, che colpiscono la parte più esterna del dente e, in particolare, i denti posteriori per via dei depositi di cibo che facilmente vi si depositano;
• Carie del colletto o cervicali, che colpiscono la zona tra la fine della corona del dente e l’inizio della gengiva;
• Carie penetranti, che arrivano a penetrare gli strati più profondi del dente.

Un altro metodo ancora valido oggi di identificazione delle tipologie di carie è la classificazione carie secondo Green Vardiman Black, dentista statunitense che a metà del 1800 le suddivide in cinque classi:

• Classe I: la lesione cariosa si forma all’interno dei solchi o delle fessure delle superfici trituranti di molari e premolari oppure sulla superficie interna degli incisivi
• Classe II: la carie coinvolge le superfici di contatto tra dente e dente di premolari e molari (carie interstiziale)
• Classe III: la carie colpisce le superfici prossimali di canini ed incisivi senza interessare il bordo incisale
• Classe IV: la cavità si sviluppa sulle superfici prossimali di canini e incisivi coinvolgendo anche il bordo incisale (carie incisivi superiori e carie incisivi inferiori)
• Classe V: è la carie del colletto.

Oggi inoltre sentiamo attribuire alla carie dentaria un attributo riferito allo stadio di sviluppo della stessa. Questi attributi di avanzamento di sviluppo della carie sono:

• Cronica: ha un lento decorso, circa 2 anni, e non presenta forte sensibilità dentale.
• Acuta: a differenza dalla cronica, la carie acuta ha una evoluzione veloce di circa 6 mesi.
• Recidivante: conosciuta anche come carie secondaria, è la carie che ritorna.

Ma come si cura una carie dentaria? Tutti i metodi di classificazione delle carie servono ad aiutare il dentista che, una volta fatta la diagnosi, procederà ad esporre la strategia di intervento al paziente per rimuovere il tessuto infetto e, una volta accuratamente disinfettata e pulita, provvederà al riempimento della cavità ottenuta dalla rimozione con il materiale da otturazione.

La cura della carie oggi non è dolorosa, in quanto viene fatta sempre in anestesia locale, e può essere più o meno invasiva a seconda della tipologia di carie identificata dal dentista.

La prevenzione è sempre la miglior forma di difesa quando si parla di salute, ma lo è in particolar modo quando si tratta di scongiurare il presentarsi della carie dentali. Eseguire innanzitutto una corretta e regolare igiene dentale quotidiana a casa tua può aiutarti a prevenire la formazione della carie dentaria e, per prevenirla ancora di più, si può prestare particolare attenzione a quelle semplici regole per poterla eseguire correttemente: come ad esempio utilizzando un dentifricio al fluoro, o servendoti del filo interdentale e lavandoti sempre i denti dopo i pasti principali.

Ad ogni modo, buona prassi resta quella di recarsi dal dentista con regolarità per una visita odontoiatrica di controllo o per una pulizia dei denti, ogni 6 mesi in questo caso, evitando così di ritrovarsi magari con una carie dentaria trascurata in uno stato più avanzato.

Un altro modo però di evitarne la formazione è di tenere sotto controllo il consumo di cibi ricchi di zuccheri, ovviamente lavare i denti subito dopo averli mangiati, e possibilmente abbinare questi cibi con con alimenti anticariogeni. Adottando questi consigli, sarai certamente agevolato nel capire come mantenere denti bianchi e sani per tutta la vita.

Infine, se hai un sospetto di carie dentaria, ti consigliamo di recarti con urgenza dal tuo dentista, in quanto è necessario agire prontamente per evitare ulteriori danni al dente. Un dente cariato non è solo brutto da guardare, in quanto macchiato o bucato, ma è un dente che causa dolore che si manifesta in pulsazioni, emicranie, difficoltà nella masticazione.

Una carie non curata può determinare la perdita del dente e il contagio di altri denti.

La carie dentaria è una patologia che può interessare diverse parti dei denti per cui può provocare tipologie di conseguenze ed eventuali intensità di dolore differenti. Nel suo stadio iniziale, la carie si presenta sempre come asintomatica, perchè limitandosi ad attaccare lo smalto del dente, non arriva a intaccare zone innervate e a noi sensibili.

Se però la carie non viene identificata e curata prontamente può progredire allo stadio successivo, in cui i batteri, penetrati più in profondità, la infiammano in maniera irreversibile, costringendo il dentista a devitalizzare il dente. Superato il primo stadio, quindi, che come abbiamo detto è asintomatico, la presenza di carie può avere come conseguenza i seguenti sintomi:

• male generico ai denti;
• dolore durante la masticazione o durante il consumo di bevande e alimenti caldi o freddi;
• sensibilità dentale;
• presenza di fori o cavità tra gli elementi dentari.

Ricorda, però, delle regolari visite di controllo dal tuo dentista possono aiutarti a prevenire la formazione delle carie dentali e quindi mantenere un sorriso pulito e sano.

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